“Le dichiarazioni rilasciate nel corso di una conferenza stampa dal neo commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Maria Pompea Bernardi, in merito alla costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, necessitano a nostro avviso, un correttivo in ordine alle priorità. Per quanto sia vero che bisogna intervenire sullo “Jazzolino”, fintanto che non venga definitivamente costruito il nuovo ospedale del capoluogo, quest’ultimo resta comunque di primaria importanza e rimane la priorità di cui occuparsi”. E’ quanto affermano il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, il segretario della Fp Cgil Franco Grillo e Gianni Dattilo della Spi Cgil.
“Ci rendiamo conto che i ritardi e le vicissitudini registrate non fanno altro che alimentare una crescente sfiducia e svilire maggiormente l’impegno e la speranza di quanti considerano il nuovo ospedale di Vibo Valentia come un diritto legittimo che risponde ai bisogni della salute dei cittadini vibonesi – proseguono Scalese, Grillo e Dattilo – ma la realizzazione di quest’opera, a nostro avviso, è e resta fondamentale, oggi più che mai, per fronteggiare l’emergenza socio-sanitaria esistente e favorire anche nel territorio vibonese la garanzia di accesso in tempi certi ai servizi e prestazioni di qualità stabiliti nei Lea e favorire l’integrazione dell’attività ospedaliera con l’attività territoriale. Tutto ciò rientra nella più generale rivendicazione del nostro sindacato per il diritto alla sanità pubblica ed universale anche territorio vibonese”.
“La sfida che abbiamo lanciato sta proprio in questo: ognuno secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilità, deve agire per difendere i diritti non negoziabili dei cittadini – conclude la nota della Cgil Area Vasta.
Dal nuovo commissario dell’Asp, dunque, ci attendiamo che dia risposte più consistenti sia sul piano delle azioni messe in campo per superare tutte le difficoltà che oggi si segnalano come i servizi territoriali e l’integrazione socio-sanitaria, la prevenzione, la rete ospedaliera e la questione della mobilità passiva e degli organici insufficienti e soprattutto le azioni anti-covid, sia che si impegni, per quanto sia di sua responsabilità, affinché il nuovo ospedale di Vibo Valentia sia completato in tempi certi e soprattutto brevi. Lo abbiamo detto e continueremo a ripeterlo: tutti i soggetti interessati hanno assunto precisi impegni che dovranno essere rispettati, negli esclusivi interessi generali della nostra collettività”.