Una coperta sull’erba, una birra e un po’ di sano relax. A Torino c’è chi ha tentato di godersi la primavera nei parchi, nonostante l’emergenza coronavirus imponga il divieto di creare assembramenti. La denuncia arriva da un lettore, che ieri ha lasciato casa per “piccola passeggiata in solitaria nel Parco Vittorio Veneto”. Racconta il lettore che “sebbene ci fossero molti altri singoli che praticavano attività sportiva in solitaria seguendo scrupolosamente le indicazioni del governo, ho purtroppo dovuto constatare, con grande rabbia e rammarico, che il nuovo decreto non veniva rispettato da un’estremamente larga parte dei presenti nel parco: c’erano infatti numerosissime comitive (anche piuttosto nutrite) di giovani e di giovanissimi, impegnati in sport di gruppo, pic-nic e altre attività ludiche e di socializzazione, i quali ignoravano completamente il divieto di assembramento e, anzi, massimizzavano il contatto fisico tra loro”.
Un gruppo di persone ieri al Parco Vittorio di Torino immortalate da un lettore indignato
La denuncia di un lettore: “Così aumentano i contagi, serve più senso civico”. In centro i vigili multano un bar rimasto aperto
12 Marzo 2020
1′ di lettura
Una coperta sull’erba, una birra e un po’ di sano relax. A Torino c’è chi ha tentato di godersi la primavera nei parchi, nonostante l’emergenza coronavirus imponga il divieto di creare assembramenti. La denuncia arriva da un lettore, che ieri ha lasciato casa per “piccola passeggiata in solitaria nel Parco Vittorio Veneto”.
Racconta il lettore che “sebbene ci fossero molti altri singoli che praticavano attività sportiva in solitaria seguendo scrupolosamente le indicazioni del governo, ho purtroppo dovuto constatare, con grande rabbia e rammarico, che il nuovo decreto non veniva rispettato da un’estremamente larga parte dei presenti nel parco: c’erano infatti numerosissime comitive (anche piuttosto nutrite) di giovani e di giovanissimi, impegnati in sport di gruppo, pic-nic e altre attività ludiche e di socializzazione, i quali ignoravano completamente il divieto di assembramento e, anzi, massimizzavano il contatto fisico tra loro”.
Torinesi al parco nonostante i divieti e gli inviti a restare a casa
Di qui, la decisione di segnalare il comportamento: “In un momento storico così delicato tutto ciò è semplicemente inammissibile, e personalmente mi sento molto amareggiato nel vedere un così scarso senso civico dimostrato da tante persone nei confronti del bene comune, sapendo che tali comportamenti non faranno altro che aumentare drasticamente i contagi producendo le ricadute sanitarie ed economiche che sono ormai ben note. Il messaggio che i giovani siano tra i principali intermediari del virus nei confronti delle fasce più deboli della popolazione evidentemente non è stato recepito in alcun modo da queste persone”, commenta il lettore.