Storia: A ‘mpagliasegge, antico mestiere, oggi scomparso nell’era del consumismo

Cultura

Nella nostra civiltà che ha preceduto il consumismo, soltanto quando un oggetto, un bene, era completamente consunto e/o distrutto, i nostri avi se ne disfacevano e di certo le sedie erano considerate un bene della casa da tenere in ordine, ma anch’esse si consumavano, con il tempo e con la foga con la quale venivano trattate dai bambini.



Il mestiere di mpagliasegge non va confuso o sovrapposto a quello di siggiaro che costruiva sedie, sedioloni ( siggiune), in genere si trovavano nella zona dell’Anticaglia, o acconciasegge, quest’ultimo era un maestro d’ascia (masterascio) che riparava e rinforzava la struttura della sedia.

‘A mpagliasegge e ‘o masterascio molto spesso lavoravano insieme e questo connubio tra ‘mpagliasegge e masterascio era così frequente che, molto spesso, i due si sposavano e realizzavano un piccola “impresa familiare” specializzata nel riparare le sedie.

E’ vero, c’erano anche uomini che si dedicavano a questo mestiere e lo facevano da ambulanti, ma in generale erano le donne, e lavoravano in bottega intrecciando fili di paglia sottile su un telaio di legno con spalliera. Tra gli strumenti adoperati da questi artigiani vi erano gli spruoccoli, traverse in legno necessarie per stendere e intrecciare i fili di paglia, un coltello affilato per tagliarli e una stecca per favorire l’intreccio.



Tanto celebre fu quest’arte da essere menzionata in una famosa canzone di Cardarola che è anche l’ultima musicata da E.A. Mario nel 1946, ‘O Vascio, che racconta la storia di una mpagliasegge che viveva, in un basso con il marito masterascio. Nonostante le modeste origini, questa coppia aveva avuto la fortuna di dare alla luce una figlia ch’ è na vera meraviglia.

Questo mestiere, oggi, è praticamente scomparso, non impossibile trovare una persona che possa rimettere a nuovo una sedie, una poltrona ‘viennese’, ma di certo il conto sarà assai salato…. quello ch’era un umile mestiere diventa una ricca e ben remunerata professione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *