Da quando Facebook è diventato sempre più importante per la strategia di comunicazione di tutte le aziende, da quelle locali alle multinazionali, la figura del Social Media Manager ha assunto un peso sempre maggiore.
Dovendo questa figura riuscire a dare rilevanza alle pagine delle aziende, all’interno di un contesto ultra-competitivo, in cui la visibilità non viene garantita dal nome o dalla storia del brand, ma deve essere di fatto conquistata quotidianamente, attraverso precise strategie di social media e content marketing.
L’Algoritmo di Facebook
In questo contesto, in cui nulla è certo, da tempo chi lavora nel “mondo Social” deve convivere con il severo giudizio dell’Algoritmo.
L’algoritmo di Facebook non è altro che lo strumento attraverso il quale il social network seleziona, dalle migliaia di combinazioni possibili, il ranking delle notizie che l’utente vede appena entra nel proprio account.
Come esattamente funzioni, ovviamente, non è spiegato dal social network, tuttavia, durante la recente conferenza F8, dedicata ai developer, Adam Mosseri, responsabile dello sviluppo del News Feed a Facebook, ha spiegato quanto più possibile la logica di funzionamento dell’algoritmo.
Mosseri ha spiegato l’algoritmo come un metodo naturale attraverso il quale si possono prendere delle decisioni basandosi sulla storia precedente e sui dati a disposizione, facendo quindi delle inferenze derivanti da questi.
Tuttavia conoscere “i gusti” del pubblico non è sufficiente, in quanto è importante soprattutto, completata l’analisi del “profilo tipo” dell’utente della pagina, iniziare a creare post e contenuti che possano rispondere a questi interessi, che possano quindi generare attenzione e, soprattutto, generare interazione.
Soprattutto si dovrà considerare la creazione di contenuti che promuovano interazione e “un investimento di tempo” da parte dell’utente. Più questo infatti si soffermerà su un nostro contenuto più Facebook riterrà che la pagina promuova contenuti interessanti.
Un esempio di tipologia di contenuto che può creare engagement e anche un qualificato investimento di tempo è per esempio il contenuto video.
Quello che emerge quindi è che l’unico modo per creare un effetto positivo per la propria pagina è di postare contenuti interessanti per la community, che generino interazione, che indichino chiaramente all’algoritmo di Facebook che sono post “di valore” e che sono interessanti per il pubblico a cui ci si rivolge.
Va quindi individuato il pubblico, la strategia, un calendario editoriale e una pianificazione giornaliera e settimanale dei contenuti postati che sia sostenibile nel tempo.