ISERNIA – Strisce blu, la notizia secondo cui il sindaco e la sua Giunta sarebbero indagati per abuso d’ufficio per l’assegnazione del servizio di riscossione dei pedaggi delle strisce blu e la richiesta, pare, da parte della Procura della Repubblica di una proroga di sei mesi per le indagini, commentata tra l’altro anche dal sindaco D’Apollonio che ha ripetuto che dà tanto non ha nulla da temere, viene osservata dal consigliere comunale di opposizione Francesca Bruno.
Al di là dell’esistenza – dice la Bruno – o meno delle condizioni per un rinvio a giudizio per il reato di abuso di ufficio, saranno gli inquirenti a decidere – afferma in una nota il consigliere comunale d’opposizione Francesca Bruno – ma resta il danno alla città che tutta questa vicenda ha portato. Fin dall’inizio, i termini del servizio offerto da ‘AJ Mobilità’ sono apparsi dai cittadini assolutamente non convenienti, e tanti sono stati i punti oscuri, dalla possibilità di frazionare le tariffe, al balletto sul numero degli stalli a pagamento in città.
Per questo avevo presentato a luglio 2019 in Consiglio una mozione per chiedere l’annullamento del bando, corredata da centinaia di firme di cittadini isernini. Una mozione che è stata bocciata senza che vi fosse la possibilità di discuterla in Aula, segno che evidentemente, a dispetto delle dichiarazioni di facciata, vi era timore che emergessero i tanti aspetti poco chiari e poco piacevoli della vicenda. Una scelta questa irrituale ed irrispettosa, che aveva portato me ed altri esponenti dell’opposizione ad abbandonare l’Aula.
Ora – prosegue la Bruno – la scelta della magistratura di procedere con le indagini, dimostra che qualcosa da chiarire vi è di sicuro. Alla Giunta non resta quindi che compiere l’atto dovuto di riconoscere i propri errori e chiedere scusa ai cittadini per questa brutta vicenda.