Napoli: Giro D’Italia 2023, un tripudio, al passaggio nella NapoliEst

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Tripudio tutto napoletano per la sesta tappa del giro d’Italia 2023, che ha visto coinvolti molti comuni campani, ed alcuni quartieri hanno ospitato i 176 ciclisti, con le loro 22 squadre, interessate alcune arterie della NapoliEst, comoresi due dei tre quartieri della municipalità 6, Barra e Ponticelli, a Ponticelli è stato interessato il tratto di via Argine, che inizia dalla rotonda al confine con i vicini barresi, un momento bellissimo vissuto dai cittadini con grande entusiasmo, soprattutto al passato della famosa fontana di Buren, riqualificata per l’occasione, mentre per il quartiere di Barra è stato possibile godere di un doppio passaggio, all’andata, nel primo tratto di Via Argine, ed al ritorno con l’intera arterie di Via Delle Repubbliche Marinare, con oltre 3 Kilometri di percorso e 10 Kilometri dal traguardo finale.

Tratti stradali, chiusi per l’occasione, uno stop forzato che ha visto così anche la chiusura di scuole e tante attività commerciali, per evitare difficoltà per la viabilità, qualche difficoltà si è vista, sotto l’aspetto degli spostamenti, perché Via Delle Repubbliche Marinare è un fondamentale punto di collegamento per l’intera città, quindi non sono mancate le polemiche di alcuni residenti, che hanno mostrato la loro contrarietà all’organizzazione, attraverso i social, ma maggiori invece gli apprezzamenti, da parte dell’intera comunità, che hanno atteso e vissuto questo momento storico con grande entusiasmo,   un occasione per spostare l’attenzione nazionale anche su questi territori, e noi abbiamo chiesto il parere di svariate realtà della municipalità 6, che vi mostriamo qui sotto :


Ieri come tanti cittadini barresi ho assistito al giro d Italia in compagnia di molti amici Mentre percorrevo via Repubbliche Marinare guardavo gli occhi meravigliati di tanti bambini molti miei alunni Guardavano quella strada che ogni giorno percorrono per venire a scuola e stentavano a riconoscerla La loro emozione nel vedere passare i ciclisti é indescrivibile Sguardi che riempieno il cuore In fondo anche loro avrebbero il diritto di avere un quartiere vivibile e ordinato Spero che l impegno che tanti ci mettono oggi possa consentire a loro di vivere meglio domani Viva la speranza!!!

Mariarosaria De Matteo, docente istututo Madre Claudia Russo / Solimena (Barra)


e mo quando passa un altra volta?” queste le espressioni di un gruppo di ragazzi, della fondazione Famiglia Di Maria, che ho portato con me a vedere “il giro d’Italia” in Via Repubbliche Marinare, ed è stata la frase che più mi ha fatto pensare, quando la bellezza, si trasferisce, o meglio, si regala all’intera città, arriva ai cuori di tutti i ragazzi. L’idea di far passare il giro, nella periferia Est di Napoli, è stata bella, non solo per noi che ci abitiamo, ma soprattutto per tutti gli altri che l’anno atraversata, ancora una volta quando si parla dei cittadini di questa parte della città, quesi cittadini che hanno mostrato la loro appartenenza, la loro educazione, dai ragazzini agli adulti, ai nonni, c’erano tante famiglie, tanti papà che accompagnavano i propri figli, c’era tanta bellezza, nei volti, negli sguardi, nella curiosità, nella ripetizione di quelle voci che chiedevano “Quando Ritorna?” ed io, mi auguro che torni presto e non solo, perché si aggiusta un altro pezzo di strada, ma perché quella bellezza in bisicletta, pedala, ma resta anche in città…

Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia Di Maria(San Giovanni a Teduccio)

Io ho vissuto, una doppia emozione, a parte del grande orgoglio per il giro d’Italia a Napoli, mostra una città meravigliosa, soprattutto in questo periodo, bhe, la prima emozione, riguarda la partenza vista in tv, e poi quando arriva nei nostri territori, San Giovanni, Barra, Ponticelli, visti dall’alto, hanno mostrato una bellezza diversa da quella che ogni giorno vediamo, con le ville del miglio D’oro, gli spazi verdi, insomma fa capire quanto di bello c’è in questo territorio, la seconda emozione, invece è stata, scendere per strada, vivere da vicino questo grande evento, vedere le tantissime persone, per strada, in attesa del giro, vedere tanti amici, scambiare due “chiacchiere”, altro motivo che fa riflettere, quando si fanno questi eventi, vivere il quartiere, scendere per strada, ripaga tutte le azioni che svolgiamo sul territorio, in silenzio, che tante volte sembra non essere apprezzato. Andiamo avanti, noi siamo qua, siamo orgogliosi e faremo sempre il possibile dando il massimo per mistrare il bello di questi territori…

Giuseppe Lamagna, attivista, organizzatore di manifestazioni, culturali sul territorio di Barra

Il passaggio del Giro d’Italia (per chi come me ama questa disciplina e lo Sport in generale) è stato un momento emozionante per il nostro quartiere ma, ancora una volta, ha evidenziato come le cose, quando si vuole (o ci siano interessi…) si possono fare (vedi rifacimento strade) e si possano valorizzare zone come quelle del nostro territorio ricche di Storia e Cultura. Basta la volontà di tutti dalle istituzioni ai cittadini per far risaltare degnamente una terra, perché non esistono quartiere di Serie A e quartieri di Serie B.

Vincenzo De Micco, responsabile attività sociali del Centro Ester(Barra)

Vedere il giro d Italia è un emozione unica. Che si amplifica perché è a Napoli. Poi Barra ha dato un accoglienza superlativa. Sono quegli eventi che almeno una volta nella vita devi vedere, poi vuoi mettere la fortuna che ti passa proprio sotto casa. Quando lo vedi ti vengono in mente subito i nomi di una volta da Coppi a Bartali, Pantani. E come fare un tuffo nel passato, ma ti accorgi che è oggi, perché lo stai vivendo. Emozionante.
Alfredo Lopes

Alfredo Lopes, cantante, Showman

Non sono appassionata di ciclismo, non avevo neanche idea di chi fossero gli italiani in gara. Eppure ritrovarmi li, ad aspettare queste famose bici che la mattina hanno fatto gia un viaggio cosi lungo, mi e sembrato un po’ come quando si aspetta qualcosa che esiste ma sa di leggenda, perche e stata la prima volta a cui ho preso parte di persone. Ma la cosa che mi ha colpita particolarmente di questa strana avventura del giro d’Italia e stato il potere di unire Ie persone in una piccola frazione di secondo (giusto quell’istante del passaggio dei ciclisti). Di sicuro siamo piu curiosi che sfegatati tifosi, e credo che sia proprio questo il bello: che nessuno ha preso posizione per un ciclista in particolare o inveito contro I’avversario. Abbiamo tifato per tutti, indipendentemente dalla Nazione. Credo sia il messaggio piu bello che conserverd di questa esperienza.

Lucia Improta, docente. (Barra)


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