Le origini del centro risalgono alla metà degli anni sessanta, quando il Comune di Napoli individuò un’area industriale dismessa, dell’estensione di circa 110 ettari, per la costruzione di un nuovo quartiere da adibire prevalentemente ad uso uffici; ciò anche nell’intento dichiarato di decongestionare il traffico del centro cittadino.
Dopo numerosi progetti, nessuno dei quali definitivamente approvato, nel 1982 il tutto venne affidato al famoso architetto giapponese Kenzō Tange. Circa tre anni dopo la presentazione del suo progetto, si avviarono i cantieri.
La costruzione dei grattacieli venne affidata ad architetti di fama internazionale: tra gli altri, Renzo Piano disegnò il palazzetto dell’Olivetti, Massimo Pica Ciamarra, affiancato da un team di architetti qualificati, si occupò delle due Torri ENEL, e Nicola Pagliara progettò le Torri del Banco di Napoli oltre che il Palazzo dell’Edilres.
La struttura è caratterizzata dall’ampio asse viario posto al centro del complesso sul quale si susseguono piazze di varie forme (circolari, quadrangolari, ecc.) e dimensioni, alcune delle quali munite di fontane.
Al di sotto di detta via principale sono ricavati numerosi parcheggi, scale mobili e vere e proprie arterie serventi il traffico veicolare colleganti la parte più periferica del complesso architettonico con il centro della città. Non manca una chiesa con forme avveniristiche.
La Torre Telecom Italia, con i suoi 129 metri d’altezza, rappresenta il nono edificio più alto d’Italia, non a caso fu per 15 anni, dal 1995 al 2010, l’edificio più alto d’Italia, superando di 2 metri il Pirellone di Milano.
Visto dalla collina del Vomero l’intero complesso conferisce al panorama della città un’aria piuttosto particolare per l’inevitabile contrasto esistente tra le antichità del centro storico di Napoli e la modernità dei grattacieli che si ergono imponenti, con il Vesuvio a fare da sfondo.
Al suo interno, nei piani sotterranei, sorge la stazione di Napoli Centro Direzionale della Circumvesuviana, gestita dall’Ente Autonomo Volturno. È in fase di costruzione un’ulteriore fermata, della linea 1 della metropolitana: la stazione Centro Direzionale.
Inoltre, a partire dal 2007, il centro direzionale ospita anche la nuova sede delle Facoltà di Ingegneria e di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.
Le Torri ENEL, i due edifici più alti del CDN dopo la Torre Telecom, per la loro somiglianza sono spesso citate come le Torri Gemelle di Napoli.
Gli edifici vennero eretti tra il 1985 e il 1990[non chiaro] su progetto di Giulio De Luca, Renato Avolio De Martino coadiuvato dal figlio Francesco e Massimo Pica Ciamarra. I grattacieli sono identici e posti in maniera speculare rispetto all’asse del viale centrale e sono inclinati di circa 45°. Essi rappresentano anche l’innovazione tecnologica raggiunta dagli architetti e ingegneri napoletani, infatti si tratta di due edifici aventi una parte centrale vuota con gli uffici sospesi tramite funi e legamenti in acciaio legati alla trave centrale in acciaio e posta trasversalmente ai due elementi in calcestruzzo armato che ospitano le scale, le porte degli ascensori e gli ingressi ai corridoi dei vari piani.
I due grattacieli hanno un’altezza di 122 metri e contano ciascuno una trentina di piani collegati fra di loro dai vani esterni degli