Lina Punzo: L’uso del Normalizzare

Cultura

Di Lina Punzo

«È ok se stai ancora cercando di capire cosa vuoi diventare tra qualche anno…»

«Va tutto bene se non hai superato quell’esame

«Non è stata colpa tua se si è verificata quella situazione
[…]


Quante volte sono state dette e ridette queste frasi pensando al loro vero significato ormai sfumato?
Parlare di determinati argomenti sensibili e “curarli” di conseguenza sembra esser diventato oramai “pane quotidiano” ; social, tv, scuola…
Se ne occupano giornalmente, chi più e chi meno, chi con la propria opinione e chi con quella altrui, chi con il proprio passato e chi con quello condiviso del proprio compagno.


Tuttavia, parlare e condividere così tanto “il motivazionale” è davvero ciò di cui si ha bisogno per guarire?

Anni a dietro tra i tanti tabù ( alcuni presenti tutt’ora ) vi era anche quello condiviso oggi da molti, ossia quello rappresentato dalla figura professionale dello “Psicoterapeuta” ;  per molti  sentirne anche solo il nome può portare ad una nascita di emozioni contrastanti che tra esse, quelle che emergono particolarmente sono : paura, timore, imbarazzo…
Per altri invece è buona occasione per riflettere queste emozioni sul prossimo.
È bene ricordare come far fronte a certi temi sia altamente importante, proprio per permettere l’apertura di “nuove idee razionali” in contrasto a quelle vecchie ed irrazionali idee passate.
Non vi è nulla grave nel riconoscere ciò che prima veniva considerato “divieto” ma che adesso è considerato “concesso”, ciononostante questa considerazione rimane sempre soggettiva.
Citare il remoto tabù dello psicoterapeuta è solo un esempio concreto e giornaliero di come esso sia “rappresentate” di tanti altri : la sessualità, i soldi, le religioni etc…
Aprirsi oggi ad essi può esser considerato quasi un bene di lusso, così come l’esser sempre a disposizione di tanti mezzi “di guarigione” al proprio stato d’animo, tuttavia anche la troppa “libertà” e “apertura” all’emotività può portare all’insorgenza di esser poco recettivi alla sensibilitàa altrui;

«C’è passata tanta gente, figurati, anche io

Che siano tabù, normalizzare scelte, esser empatici e aperti a certi temi è un grande passo avanti di cui bisogna esser fieri e fortunati (soprattutto per esser da questa parte del mondo) ma è bene ricordare come ogni persona vada a sé, così come le idee del tempo passato, di quelle di oggi e di quelle di domani.

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