L’amministrazione comunale, ha precisato il sindaco Carlo Salvemini, utilizza le multe come deterrente per evitare il reiterarsi di questi comportamenti illeciti e in un’ottica di prevenzione. Palazzo Carafa ha già posizionato 8 foto-trappole in punti sensibili (e chiaramente ignoti) che periodicamente vengono spostate, a seconda delle informazioni pervenute dalla società che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani.
A queste se ne sono aggiunte altre 8, durante i mesi di chiusura per l’emergenza Covid-19. Palazzo Carafa non esclude di poter incrementare la dotazione tecnologica, che prevede anche l’impiego di un drone, per potenziare i risultati positivi che ha già registrato. E prevenire sia il fenomeno dell’abbandono, sia quello dell’evasione della Tari che di solito (ma non necessariamente) lo accompagna.
“Stiamo inasprendo anche i controlli relativi all’abbandono dei sacchetti dell’immondizia in prossimità dei cestini portacarte – ha aggiunto il primo cittadino -. Oltre ai rifiuti illeciti, speciali, ingombranti e agli scarti delle attività produttive, infatti, registriamo la cattiva abitudine di utilizzare male i cestini posizionati in città. L’intenzione è quella di promuovere comportamenti virtuosi e non quella di fare cassa. Del resto l’azione di controllo messa in campo, per quanto poco pubblicizzata per ovvi motivi, è complessa, richiede energie, tempo e risorse ed è diventata una lotta contro l’inciviltà continua e quotidiana”.