Qualche indicazione sulle principali differenze tra cavi e connettori HDMI, Mini HDMI e Micro HDMI.
Lo standard HDMI è diventato il pilastro della moderna era digitale. Se da un lato sono via via apparse nuove versioni di HDMI che hanno aumentato significativamente la velocità di trasferimento dati e quindi la banda disponibile, i connettori sono rimasti gli stessi.
HDMI sta per High Definition Multimedia Interface ed è uno standard progettato per trasmettere video e audio da una fonte a un monitor o a un dispositivo di registrazione.
In un altro articolo in cui spieghiamo come scegliere il cavo HDMI abbiamo descritto l’evoluzione dalla prima versione di HDMI fino a HDMI 2.1 che rappresenta l’attuale più recente incarnazione dello standard. Basti pensare che HDMI 2.1 offre un throughput totale di 48 Gbps, una larghezza di banda sufficiente per un segnale non compresso a 12 bit 4K HDR con frequenza di refresh pari a 120 Hz.
Oltre alla banda più ampia con HDMI 2.1 sono state introdotte nuove caratteristiche che impongono l’acquisto di cavi compatibili per trarne pienamente vantaggio.
Indipendentemente dalla versione e dalla tipologia di connettore, HDMI utilizza sempre 19 pin per trasmettere i vari segnali: video e audio, l’alimentazione 5V, dati Ethernet e un segnale di clock per mantenere tutto sincronizzato.
Fonte: Intel
Il Type-A è il connettore HDMI classico più voluminoso con forma trapezoidale (a sinistra nell’immagine). Esiste però anche la variante Mini HDMI (Type-C) che misura lato connettore soltanto 10,42 x 2,42 mm, mantiene 19 pin anche se la loro disposizione è leggermente diversa rispetto al “fratello maggiore” Type-A.
Non è raro trovare cavi HDMI con entrambi i connettori Type-A e Mini HDMI (Type-C).
Mentre i dispositivi più grandi come le console di gioco e le TV occupano molto spazio e non c’è motivo per richiedere l’utilizzo di connettori diversi dal tradizionale Type-A, sui prodotti più compatti è indispensabile risparmiare spazio. È qui che entra in gioco Mini HDMI che offre tutti i vantaggi dell’interfaccia HDMI in un formato ridotto.
I dispositivi più comuni che usano Mini HDMI sono fotocamere digitali e videocamere. Alcuni portatili o single board computer come Raspberry Pi Zero usano anch’essi Mini HDMI.
Esiste però una terza versione del connettore: Micro HDMI, conosciuta come Type-D che riduce ancora di più le dimensioni dell’interfaccia standard.
In questo caso il connettore misura appena 6,4 x 2,8 mm ma continua a integrare i soliti 19 pin sebbene la loro disposizione risulti diversa sia rispetto al connettore standard a quello Mini. Micro HDMI è meno comune rispetto alle altre due versioni e la sua “popolarità” sta scemando.
Alcuni telefoni Android piuttosto vecchi di casa Samsung, Motorola, LG e HTC usano Micro HDMI: gli smartphone più moderni integrano da tempo una porta USB-C supportando in mlti casi l’output HDMI usando un adattatore da USB-C a HDMI.
Probabilmente i dispositivi più popolari che ancora usano Micro HDMI sono le action camera GoPro. Le GoPro Hero 4, Hero 5 Black, Hero 6 Black e Hero 7 Black hanno tutte porte Micro HDMI mentre i modelli Hero 8 Black e Hero 9 Black le supportano previo utilizzo dell’accessorio Media Mod venduto separatamente.
Dispositivi come Raspberry Pi 4 integrano due porte Micro HDMI consentendo la connessione di due monitor separati.
Il vantaggio dell’HDMI sta nel fatto che ogni nuova versione mantiene la compatibilità con le versioni precedenti. La connessione HDMI è disponibile su un vecchio notebook come su un console Xbox con il trasferimento del segnale che avviene senza problemi anche su un TV 8K nuovo di zecca.
Dicevamo che lo standard HDMI 2.1 è relativamente nuovo: i primi dispositivi a supportarlo come le console Xbox Series X, PlayStation 5 e le schede grafiche NVidia serie 30 sono stati presentati nel 2020. Gli standard sono in continua evoluzione ma HDMI 2.1 offre una larghezza di banda sufficiente per il prossimo futuro: supporta infatti flussi video 10K a 120 Hz con la tecnologia DSC (display stream compression), Enhanced Audio Return Channel (eARC) per trasferire audio a elevata profondità (fino a 192 kHz e 24 bit) utile per soundbar e home theater di ultima generazione, abbraccia formati audio come Dolby Atmos e altre caratteristiche avanzate quali Variable Refresh Rate (VRR) per ridurre la latenza e gestire il frame rate in maniera dinamica similmente a quanto fanno le tecnologie FreeSync di AMD e G-SYNC di NVidia.
Un sostituto se non il principale “concorrente” di HDMI sarà il connettore USB-C che grazie allo standard USB4 e alla compatibilità con DisplayPort Alt Mode 2.0 permette di trasferire segnali video con risoluzione fino a 16K e frequenza di aggiornamento pari a 60 Hz con 77,4 Gbps di banda massima impegnabile.