Genova, aggressione a non vedente di Sampierdarena

Cronaca

Vile aggressione per rapina a un giovane non vedente di Sampierdarenadue balordi dopo averlo avvistato su un bus e seguito per alcuni metri alla discesa lo hanno sorpreso alle spalle aggredendolo e facendolo cadere a terra. Dopo con la minaccia di accoltellarlo, gli hanno strappato dal portafoglio 50 euro, si sono impossessati del suo iPhone modificato con i tasti in rilievo e quindi sono fuggiti lanciandogli lontano il bastone bianco. 

E’ successo la sera del 24 aprile al capolinea del bus della notte di via via Degola: all’aggressione hanno assistito alcune persone, ma nessuno ha mosso un dito o detto qualcosa per fermare i due aggressori. 

Solo dopo alcuni minuti un passante ha aiutato il ragazzo, che non ha riportato ferite gravi, a recuperare il bastone e a ritornare a casa. 

La denuncia per quanto accaduto è stata presentata la mattina successiva alla compagnia dei carabinieri di Sampierdarena: le indagini sono state avviate subito, dall’esame di alcune telecamere della zona che potrebbero avere inquadrato i due rapinatori prima o dopo l’aggressione, ma forse anche a bordo del bus della notte della linea 618 dove hanno avvistato e iniziato a seguire il giovane. La rapina ha gettato nello sconforto il ventenne e i genitori che mai avrebbero immaginato tanta cattiveria: ma la delusione è durata neanche 24 ore e ha poi lasciato spazio alla fiducia nelle indagini dei carabinieri che hanno preso subito a cuore il caso. 

Il ragazzo è stato aggredito mentre rientrava a casa dopo avere fatto visita ad un parente. La sua è una storia terribile e drammatica ma gonfia di speranza: il giovane ha perso la vista da alcuni anni in seguito a una malattia. Ma la vista come l’ha persa potrebbe riacquistarla. La grande speranza è un intervento chirurgico negli Stati Uniti dove si è già recato per sottoporsi a una costosissima visita specialistica preliminare che ha regalato uno spiraglio di luce, quella luce che neanche due balordi vili e potranno spegnere. 

Il cellulare che gli è stato rapinato, modificato e pieno di app per non vedenti, è anche una bussola per orientarsi e per rimanere collegato con il mondo che gli sta intorno, che lui ora non vede, o meglio ne scorge solo le ombre, ma domani potrebbe tornare ad ammirare.

Significativo per esemplificare la grinta e la grande reazione del giovane il fatto che mentre i genitori erano scettici sul divulgare la notizia della rapina, lui ha subito manifestato la volontà che la storia fosse resa pubblica, per fare capire quanto può essere vigliacca la gente, ma nello stesso tempo per ribadire che lui, nonostante tutto, non si è fermato ed già tornato a fare la sua vita prendendo il bus da solo, come ha sempre fatto.

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