In premessa, occorre dire che non c’è nessun reato e non si configura nessuna irregolarità. Tuttavia, ha fatto piuttosto scalpore la notizia, fornita dalla Direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps (una sezione dell’ente previdenziale voluta da Pasquale Tridico), di cinque deputati eletti a Montecitorio che, nei mesi del lockdown, hanno chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro (poi diventato di 1000 euro) messo a disposizione dal governo per sostenere il reddito di autonomi e partite Iva.
Deputati e bonus covid, cosa è successo: la segnalazione dell’Inps
L’Inps ha fatto presente questo episodio, affermando anche che il bonus è stato effettivamente incassato e non soltanto richiesto. Una vicenda che, lo si ripete, non presenta nessun aspetto irregolare, ma che fa molto riflettere, soprattutto da un punto di vista etico: la politica – che aveva fatto un gesto importante, venendo incontro ad alcune categorie di italiani in difficoltà nei mesi più rigidi del lockdown – non può approfittare in questo modo di risorse (sebbene minime) messe a disposizione dei cittadini che hanno affrontato davvero momenti complessi nel corso di questo lockdown.
Deputati e bonus covid, potevano accedere?
Del resto, la platea che poteva beneficiare del bonus da 600 euro era piuttosto vasta: partita Iva, liberi professionisti e co.co.co, oltre ad alcune categorie di autonomi. Nei giorni dell’erogazione, non erano mancate le polemiche rispetto al fatto che determinate figure professionali avessero accesso al bonus. Ma la scure del coronavirus si era abbattuta davvero su tutti ed è stato molto complesso definire, in base alla professione, le singole situazioni di emergenza e di bisogno. Tuttavia, i parlamentari hanno sempre lavorato e hanno mantenuto immutata la loro condizione nel corso dell’emergenza. Per questo la richiesta del bonus da 600 euro fa riflettere.
Lo stesso ufficio dell’ines ha segnalato, tra i beneficiari – oltre ai 5 deputati – anche un noto conduttore televisivo (che, tuttavia, non è parte di una istituzione). La notizia è stata riportata questa mattina dal quotidiano La Repubblica: ovviamente, l’Inps non ha divulgato i nomi dei deputati che hanno chiesto e ottenuto il bonus coronavirus.
Deputati e bonus covid, la reazione piccata
Sui social network, subito dopo la pubblicazione della notizia, si è riacceso un afflato che, ormai, non si vedeva da tempo. Nel corso degli ultimi anni, ci sono state diverse operazioni per cancellare l’immagine dei privilegi della politica, soprattutto dopo l’ondata di populismo che – proprio partendo dall’intento moralizzatore – aveva investito il Paese dal 2012 in poi. La notizia dei cinque che hanno chiesto e ottenuto il bonus coronavirus ha fatto riaccendere gli animi di chi aveva denunciato i privilegi della casta. E anche se in questo caso non si trattava propriamente di un ‘privilegio della casta’, ma di una misura per tutti i cittadini, non sono state risparmiate critiche.