Campania, Ravello, storia e luoghi d’interesse.

Cultura Mondo

Dall’alto dei monti Lattari,  Ravello domina la Costiera Amalfitana offrendo panorami di ineguagliabile bellezza. La cultura ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella storia di questo piccolo comune che è stato un importante punto di ritrovo di importanti ed intellettuali tra cui anche il compositore Wagner.

Oggi, oltre alle bellezze paesaggistiche, storiche ed artistiche, il comune di Ravello è noto come “Città della Musica” per i tanti eventi musicali di richiamo internazionale, tra cui il Ravello Festival, che attirano in loco gli appassionati.
L’accoglienza dei tanti visitatori è garantita da una moltitudine di strutture ricettive quali hotel, residence e bed & breakfast presenti sul territorio comunale, buona parte dei quali può vantare splendide viste panoramiche sulla Divina Costiera.

Secondo la tradizione Ravello fu fondata da romani in cerca di un luogo sicuro durante il periodo di instabilità dovuto alle invasioni barbariche. Dal IX secolo fa parte prima del ducato di Amalfi e poi della Repubblica marinara di Amalfi . Dal XII secolo in poi inizia il declino della cittadina che durerà fino all’ottocento quando i Borboni faranno costruire la strada costiera e quando divenne una meta del gran tour attirando personalità quali Greta Garbo, D.H.Lawrence, Richard Wagner, Winston Churchill, Virginia Woolf.

  • Il Duomo, in stile gotico domina la piazza ed è al centro di Ravello. Un vero e proprio “museo” ricco di tesori, caratteristico per il suo portale in bronzo realizzato a Costantinopoli nel 1170. Luogo suggestivo e maestoso, all’interno del quale si staglia un magnifico pulpito che da solo vale la visita. Da vedere assolutamente se siete a Ravello.
  • Giardini di Villa Cimbrone, magnifici e adornati di rare specie di piante, statue e fontane. I vialetti del giardino conducono al Belvedere, che culmina nella “Terrazza Verso l’Infinito” da dove poter ammirare la vista più spettacolare sulla Costiera Amalfitana.
  • Giardino di Villa Rufolo, “Il giardino dell’anima” incantò il compositore tedesco Wagner, che trovò in questi luoghi la materializzazione della sua immaginazione.  Villa Rufolo fu edificata in Piazza Duomo nel 1200 dalla famiglia Rufolo, la più importante e potente famiglia di Ravello.
  • Auditorium Oscar Niemeyer che ospita famoso Ravello Festival,  imperdibile per gli appassionati di musica classica.
  • La Chiesa di Sant’Angelo dell’Ospedale, a pochi passi dal Duomo. La Chiesa ha una particolare struttura, ricavata all’interno della roccia. È poco conosciuta ma vale la pena visitarla se volete scoprire i piccoli gioielli architettonici della Costiera.
  • La Chiesa dell’Annunziata è diventata l’immagine simbolo di Ravello, con le sue due cupole caratteristiche riportate in ogni cartolina o immagine della città. E’ un complesso monumentale che risale al 1200, dotato di un grande fascino architettonico e stilistico. L’ edificio sacro è preceduto da un portico d’ingresso che ha l’aspetto di una galleria, ricavata tra la roccia.
  • Chiesa di San Giovanni: d’epoca romanica, luogo dove si radunava la nobiltà di Ravello nel medioevo. L’edificio è ricco di decorazioni, dai colori sgargianti e magnifici. Se vi trovate a Ravello vi consigliamo di visitarla, soprattutto se siete amanti dell’arte perché vi emozionerà.

Ravello ha ispirato poeti e scrittori, come Giovanni Boccaccio che ne era innamorato a tal punto da dedicargli una novella del suo più grande lavoro, il Decameron, dove decanta la bellezza della Magnifica Costiera:


“Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d’ltalia; nella quale assai presso a Salerno e una costa sopra ’l mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la costa d’Amalfi, piena di piccole città, di giardini e di fontane, e d’uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatantia sì come alcuni altri. Tra le quali città dette n’è una chiamata Ravello, nella quale, come che oggi v’abbia di ricchi uomini, ve n’ebbe già uno il quale fu ricchissimo, chiamato Landolfo Rufolo…”.

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