Vincenzo Cordì era stato trovato carbonizzato nella sua auto a Roccella Jonica a novembre 2019. Ora dalle indagini emerge una pesante accusa nei confronti della moglie, Susanna Brescia, arrestata insieme all’amante Giuseppe Menniti e al figlio del primo matrimonio Francesco Sfara. L’auto sarebbe stata data alle fiamme mentre la vittima era ancora viva. I carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.I tre sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dell’omicidio di Cordì. I carabinieri hanno accertato che nella tarda serata dell’11 novembre 2019 Susanna Brescia, con l’inganno, ha dapprima condotto Vincenzo Cordi in una località appartata e successivamente, con il concorso del figlio e dell’amante, lo ha tramortito, cosparso di benzina e gli ha dato fuoco all’interno della propria auto.Susanna Brescia avrebbe inoltre tentato di spingere le indagini degli inquirenti sull’ipotesi del suicidio del marito, La donna, al fine di depistare le indagini, secondo quanto emerso dalla indagini dei carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, coordinate dalla Procura di Locri, ha cercato di far credere agli inquirenti che il compagno avesse deciso di togliersi la vita a causa di un periodo di forte depressione che stava attraversando.