Sui media filorussi era circolata la notizia che fosse stato evacuato, ma è stato lui stesso in un video a smentire la notizia
«Io e il mio comando siamo sul territorio dello stabilimento Azovstal. È in corso un’operazione i cui dettagli non annuncerò. Grazie al mondo, grazie all’Ucraina. Ci vediamo». Sono queste le parole del vicecomandante del Reggimento Azov Sviatoslav ‘Kalina’ Palamar, che quindi conferma la propria presenza nell’acciaieria e fuga i dubbi sulla sua evacuazione fomentati dai media filorussi che ieri avevano annunciato la sua evacuazione. Le parole di Palamar si legano a quelle del capo dello staff Bohdan Krotevych, anche lui ancora all’interno dell’impianto: «La guerra non è finita, la guerra su vasta scala è appena cominciata. Dovrete diventare comandanti e assumere il controllo o scappare e poi soffrire perdite ancora più grandi». “Il Toro” – così è noto Krotevych tra i membri del Reggimento – ha poi lanciato un messaggio di speranza per il suo Paese: «La Russia, come gli Usa, è abituata a combattere contro Paesi molto più deboli, e ogni problema veniva risolto con massicci bombardamenti d’artiglieria o raid aerei. Noi siamo più deboli nel potenziale militare, ma la fiducia in sé del nemico è la nostra carta vincente».