Un’assemblea pubblica in piazza Roma, nel cuore di Ancona e poi un breve corteo lungo corso Garibaldi, risalendo fino alla sede della Regione Marche in piazza Cavour, con l’obiettivo di rimettere il confronto politico al centro di un vuoto intellettuale aggravato dalla pandemia del Coronavirus. Sono precari, insegnanti, lavoratori della cultura e, in generale, le categorie più colpite dall’emergenza Covid. Sono loro ad essersi ritrovati alle 17 in piazza Roma per l’evento organizzato dal “Coordinamento reddito marche” a cui hanno aderito diverse realtà sociali e politiche marchigiane.
Si sono susseguiti una serie di interventi a microfono in cui è stata rimarcata anche la necessità di ridare «priorità alla scuola». In generale le parole d’ordine sono state chiare: sanità pubblica per tutti, reddito e redistribuzione della ricchezza. Politica e idee in piazza, da non confondere con le proteste dei negazionisti perché qui nessuno nega l’emergenza Covid. Anzi, per i manifestanti è stata proprio quella ad aver scoperto i nervi più infiammati di una «situazione causata da anni di tagli e privatizzazioni nel settore socio sanitario». Il problema dunque, dicono, «non è il lockdown se utile a salvare vite umane, ma garantire a tutti un reddito per superare la crisi facendo pagare chi durante la pandemia si è arricchito sempre di più». Dopo la piazza il corteo, fin davanti al portone della sede della Regione, dove sono stati affissi simbolicamente alcuni striscioni. Il tutto si é concluso intorno alle 18,30 senza alcun problema di ordine pubblico.
«Vogliamo lavorare con la Regione, come già avevamo iniziato a fare prima della seconda ondata, per un reddito di base. – ha spiegato Riccardo Rotino, uno degli organizzatori della mobilitazione – Avevamo cominciato con la Giunta Ceriscioli, ma per noi non cambia nulla che adesso ci sia la destra. Busseremo anche alla porta di Acquaroli». Reddito di base dunque e redistribuzione del reddito, da non confondere con il reddito di cittadinanza promosso dal Movimento 5 Stelle. «Quello è assistenzialismo puro, noi crediamo si debba fare una nuova politica economica per redistribuire le risorse tra più ricchi e più poveri a partire dalle grandi piattaforme come Amazon, Facebook e Google».
Presente alla manifestazione anche il consigliere comunale di Altra Idea di Città Francesco Rubini per cui «La manifestazione di oggi è stata importante perché, a differenza di altre in giro per l’Italia, non è stata una protesta figlia della necessità di difendere una sola categoria o qualche interesse particolare. È stata una mobilitazione con parole d’ordine chiare che indicano una prospettiva politica e sociale per una società più giusta. Reddito, sanità pubblica, redistribuzione della ricchezza: occorre ripartire da qui».