Esattamente che cosa succede quando si decide di dissolvere i filler

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Volete sbarazzarvi dei filler di acido ialuronico effettuati in passato per liftare il viso e/o volumizzare le labbra? Sappiate che è importantissimo trovare un un professionista preparato e specializzato, in grado di effettuare la corretta procedura per dissolvere in maniera sicura questi prodotti medico-estetici. Il che significa diffidare di chi la fa facile e di chi promette risultati tutto e subito. Abbiamo chiesto a un esperto di spiegarci per filo e per segno che cosa comporta la procedura di scioglimento dei filler. E che risultato attendersi.

Perché le persone vogliono dissolvere i filler


Partiamo con l’approfondire le motivazioni per cui le pazienti, oggi sempre di più, bussano alle porte dello studio medico chiedendo di sciogliere i filler. Ne sanno qualcosa anche le star: da Yolanda Hadid, la mamma delle sorelle e top Gigi e Bella, alle attrici di Hollywood Courteney Cox e Melanie Griffith, non mancano le celeb dichiaratamente pentite dei (troppi) filler effettuati in passato, in tempi in cui riempire il volto di acido ialuronico sembrava essere la norma. Spiega il dottor Carlo Borriello, chirurgo maxillo-facciale, medico estetico e direttore sanitario di Medical Beauty Spot a Milano, Lucca e Malta: «la prima motivazione di chi vuole disciogliere questi prodotti ha a che fare con eventuali risvolti negativi del filler, che ad esempio si è agglomerato in certi punti, creando dei bozzi, oppure ha infiammato la cute perché di scarsa qualità e mal iniettato. Si parla di complicanze da filler. La seconda motivazione riguarda un risultato estetico che non piace alla paziente e che, nella mia esperienza, deriva spesso da un’esecuzione del filler standardizzata “da Instagram”, che non tiene sufficientemente conto della singola persona, a partire dalla fisionomia e dalle proporzioni del volto. Da cui il risultato poco soddisfacente e, spesso, molto artefatto».

In cosa consiste la procedura di scioglimento dei filler


Sciogliere i filler: come si fa? «Il solo filler che ad oggi si può rimuovere agevolmente è quello a base di acido ialuronico, perché esiste uno specifica enzima, chiamato ialuronidasi, in grado di scioglierlo. Conta moltissimo la precisione della procedura con ialuronidasi. Poiché non sempre con le sole dita o attraverso la vista si riesce a individuare con precisione il filler, risulta molto utile affidarsi all’ecografia. Grazie a questo strumento il medico capisce esattamente in che area iniettare la ialuronidasi, colpendo il filler nel punto giusto e sciogliendolo in maniera ultra precisa. Va detto, tuttavia, che questo enzima può dare dei gonfiori e innescare delle forme allergiche, da cui la necessità di un medico esperto e preparato, in grado di effettuare la procedura. Occorre tenere a mente che, una volta effettuata la procedura con ialuronidasi, il paziente torna allo stato precedente, in quanto questo enzima scioglie tutto il filler presente nell’area in cui viene iniettato. Come sempre, la paziente va messa al corrente di quello che accadrà, onde evitare che si creino false aspettative e conseguenti delusioni». Gli effetti della ialuronidasi sono visibile nelle successive 24 ore, e dopo 48 ore anche l’azione dell’enzima scompare.

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