Angelo De Filippo, in arte Cìal, artista partenopeo, compositore e collezzionista di dischi in vinile, ha rilasciato una bella ed interessante intervista sul suo percorso, idee e ptogetti per il futuro, quindi, non resta che fermarvi un attimo e leggervi la sua storia.
Da dove nasce, la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica nasce alla tenera età di 4 anni. Un piccolo pianoforte rigorosamente azzurro regalatomi da mio padre, prese il posto di tutti i giochi.
Raccontaci, il tuo percorso artistico, durante questi anni?
La mia “carriera” o se vogliamo definirla “passione”, prende la via professionistica quando inizio a studiare canto lirico, da piccolo, con la vocal coach Annamaria Romano (Ndr. Walter Ricci, Naomi Rivieccio, Consiglia Morone ecc.).
Poi inizio a studiare solfeggio con il maestro Mario Nappi e poi entro nell’accademia musicale del batterista napoletano Mariano Barba, completando lo studio della chitarra intrapreso da audodidatta già anni prima.
La prima esperienza vera e propria su un palco avviene con il gruppo “La Dissonanza“, tutti ragazzi di Barra con la passione della musica. Le prime prove nelle cosiddette cantine e le gavetta. Incontro il maestro Gianni Scognamiglio che produce il mio primo singolo Libera / Sole ‘nfaccia con la collaborazione del rapper tanzanese Said-Go.
Cambio produzione, la Doremix di Vitale e Schiavo con il quale incido i CD Il mio respiro e ‘O tiempo mio, quest’ultimo con le collaborazioni ai testi di Enzo Gragnaniello e Piero Gallo. Varie TV regionali e nazionali tra cui Sky e vari festival tra cui il Cantazzurro a Vicenza, patrocinato da Vince Tempera. 3 CD all’attivo, 3 festival di Napoli, uno con Mogol e la vittoria del premio internazionale della critica Gianni Cesarini con il singolo P’ammore campo e more di Michele Buonocore e Mario Abbate Jr. prodotto dalla Evergreen Musica senza tempo ed arrangiato da Nyobass (Ennio Mirra). Il resto? Chi vivrà vedrà
A quale artista ti ispiri, e per quale motivo?
Mi ispiro palesemente a Lucio Battisti perché lo colleziono in tutto, sin da quando avevo la tenera età. Posso considerarmi uno dei primi collezionisti in Italia a livello di materiale varie sul cantautore reatino. Ma comunque i cantautori mi ispirano tutti. De Gregori e Bob Dylan tra tutti.
Tu, provieni da Barra, denominato “paese della musica”. Cosa pensi di questa affermazione e come Barra, potrebbe ritrovare un seguito a tutto ciò?
A Barra si sono formati i più grandi musicisti partenopei. Gente che poi ha creato il neapolitan power mitico degli anni ’70 (Pino Daniele, Tony Esposito, Enzo Abitabile, Tony Cercola, Tullio De Piscolo, Massimo Volpe, Tony Cicco della Formula 3, gruppo che accompagnava Lucio Battisti nei live, il compianto grandissimo fratello Ciro Cicco, i Popularia, i fratelli Bennato, Teresa De Sio ecc.).
I gigli o la cultura musicale ad essi legata, hanno contribuito alla nascita di molti musicisti che poi evolvendosi hanno creato stili e musicalità diverse fra loro. Basta pensare all’orchestra italiana di Renzo Arbore che ha girato il mondo intero. È tutta farina del nostro sacco. Senza dimenticare i grandi poeti del 1800 e 1900 come Zuffacchi ed Armenio.
A Barra c’è tutta l’arte che si vuole trovare, dalla pittura alla musica, alla scienza. Da qui è passato e soggiornato l’Italia illustre intera.
Componi e poi canti le tue opere, cosa provi quando esegui una tua creazione?
Le canzoni sono come i figli, le tratto con cura. Quando le sento mature le incido. Altre volte le faccio maturare per bene e le ripongo in un cassetto nell’attesa che un periodo particolare me le faccia rispolverare e modificare. C’è il mio mondo, il mio stato d’animo lì dentro. Ci sono io, Cíal.
Hai un record, a Barra, di avere l’unico negozio, di dischi in vinile, ed anche uno degli ultimi rimasti sul territorio napoletano, da dove parte questa tua passione?
La mia passione per il vinile nasce dal fatto che mio padre a casa mastica solo quello. In realtà tutta la musica in generale. Pian piano sto anche ricollezionando tutti i 33 giri che gli ho scarabocchiato e distrutto quando ero un pischello ahahah. Tra alcuni nomi, possiamo citare (Supertramp, Rino Gaetano, Pink Floyd, Genesis, vario rock progressive italiano). Ho distrutto un bel capitale ed ora è dura riconquistarli a prezzi modici.
Che consigli, vuoi dare ai tanti giovani, che si apprestano ad entrare nel mondo della musica?
Un solo consiglio, fare tante preghiere… Scherzo.
Ci vuole rispetto per quello che si fa ed i risultati arriveranno con lo studio e la costanza. Nessuno può sentirsi arrivato, neanche il più grande musicista del mondo
Tu, sai bene, che nel territorio di Barra, ci sono pochissimi luoghi, dove un giovane talento, o un artista può prepararsi o confrontarsi con gli altri, cosa chiederesti ai futuri politici, che si apprestano a rappresentare il territorio “tresano” per i prossimi 5 anni?
Ci sono state delle manifestazioni che hanno cercato di mettere in luce i vari talenti del nostro territorio ma con una organizzazione che andrebbe migliorata. Barra e tutta la zona Est meritano un aiuto culturale diverso. Io prenderei per esempio il centro polifunzionale di Barra, in piazzetta Bisignano ed al posto di farlo diventare un rifugio di barboni e tossicodipendenti per crearci dentro una scuola, gratis dove creare arte. Così anche chi non ha la possibilità economica, potrà stare insieme e crescere culturalmente.
Eccellenze Barresi, è un illustre palcoscenico per tanti talenti, cosa pensi di questo “festival barrese” e come potrebbe, a tuo parere, accrescere la propria fama, magari, aprendo a tutto il territorio partenopeo?
I festival a cui mi riferivo prima, erano proprio questi. Al posto di chiamare ragazzini delle scuole di musica, come fosse un saggio di fine anno, mettere sul palcoscenico persone a cui viene data poca luce persino nel proprio quartiere.
Ti è venuta in mente, l’idea, di organizzare una mostra dei dischi in vinile? Magari appoggiandoti alle tante associazioni attive sul territorio?
Ho in mente una mostra su Battisti, ma non trovo uno spazio gratis per allestirla. Vorrei dare tutto il ricavato in beneficenza, magari per realizzare un’opera dedita al quartiere.
Che progetti hai per il tuo futuro? Un nuovo lavoro discografico in vista?
Sto collaborando con Michele Buonocore della Evergreen musica senza tempo, per portare a termine quello che il periodo Covid ci ha soppresso. Io sono sempre in azione. Una locomotiva a vapore.
Ecco come collegarvi al suo canale Youtube
Noi auguriamo a Cìal, di poter proseguire ed incrementare il proprio percorso artistico, ringraziandolo del tempo che ci ha dedicato per l’intervista.