I casi gravi di Covid-19 sembrano dovuti alla produzione di anticorpi anomali, ma un farmaco potrebbe interrompere la reazione immunitaria esagerata
C’è tutta la gamma, dagli asintomatici ai malati gravi che finiscono in terapia intensiva. Ma perché l’infezione da coronavirus provoca reazioni tanto diverse? Gli esperti di tutto il mondo stanno ancora cercando di rispondere, ma qualcosa è saltato fuori: un team della Amsterdam Umc ha scoperto che i pazienti con forme gravi di Covid-19 producono anche degli anticorpi anomali, responsabili, secondo i ricercatori, dell’attivazione esagerata delle cellule immunitarie del tessuto polmonare. Una risposta infiammatoria che un nuovo farmaco sembra in grado di sedare. Lo studio è stato pubblicato su Science Translational Medicine.
Anticorpi anomali
“Durante un’infezione, il nostro sistema immunitario produce anticorpi. Normalmente, questi anticorpi proteggono il nostro corpo dai virus. Questo vale anche per la maggior parte delle persone che vengono infettate dal coronavirus”, ha piegato l’immunologo Jeroen Den Dunnen, tra gli autori dello studio. “Ma nei pazienti Covid-19 che si ammalano gravemente, la risposta anticorpale viene deviata. Questi pazienti non solo producono quantità estremamente elevate di anticorpi contro il virus, ma questi anticorpi hanno anche una struttura aberrante. Ciò provoca una reazione infiammatoria esagerata nei polmoni”.
In generale gli anticorpi hanno una struttura a Y: la parte a V riconosce e lega gli antigeni virali, mentre la coda serve a legare e ad attivare le cellule immunitarie che risiedono nei tessuti – nel caso del coronavirus il tessuto polmonare in particolare. Nei pazienti che sviluppano una forma grave di Covid-19 i ricercatori olandesi hanno scoperto la presenza di anticorpi anomali, assenti negli altri pazienti: la struttura delle code è molto diversa ed è in grado di suscitare un’intensa e sostenuta reazione del sistema immunitario.