Cinema: 37 anni fa il debutto del film Scarface

Cultura

Al cinema esce Scarface: «Mi prendo il mondo e tutto quello che c’è dentro». In questa frase c’è tutta la determinazione di Tony Montana, il protagonista di Scarface, pellicola cult del genere gangster che debuttò nelle sale cinematografiche il 9 dicembre del 1983.



Scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma, il film consacrò definitivamente la fama di duro di Al Pacino, dopo le altrettanto straordinarie interpretazioni in Serpico e Il Padrino. Nel ruolo di Montana superò se stesso, riuscendo a trasmettere tutta la fredda e spietata determinazione del protagonista nel realizzare il suo ambizioso progetto criminale, fino a farne un modello in negativo del mito americano del self-made man.



La trama è ambientata nella Miami degli anni Ottanta, dove si rifugiarono 125mila ex galeotti cubani, liberati da Castro dopo la Rivoluzione, per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. Tra loro ci sono Tony Montana e il fraterno amico Manolo Ribera (detto “Manny”) che, stanchi di fare i lavapiatti, cercano il riscatto nel giro della droga mettendosi al servizio del narcotrafficante Frank Lopez.



Innamoratosi della moglie di quest’ultimo (che ha il volto di Michelle Pfeiffer), Montana uccide Lopez e ne prende il posto, diventando in poco tempo un ricco e potente boss della droga che risiede in una villa sfarzosissima. Sarà la sua stessa ambizione ad accecarlo a tal punto da assassinare l’amico Manny e a portarlo alla morte nel corso di un agguato teso da un narcotrafficante, suo socio in affari.



Remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 sulla vita di Al Capone (scarface, ossia “lo sfregiato”, era il suo soprannome più noto), il film di De Palma all’inizio fu accolto freddamente dalla critica e dal pubblico, scioccati dalla crudezza del linguaggio e dalla eccessiva violenza di alcune scene (su tutte quella in cui un compare di Montana viene fatto a pezzi con una motosega, ispirato a un episodio realmente accaduto); per gli stessi motivi in Italia venne trasmesso in TV in versione censurata.



A distanza di tempo venne tuttavia riabilitato e annoverato tra i grandi classici del genere gangster. L’aspetto meno confortante del suo successo, sottolineato recentemente dallo scrittore Roberto Saviano (e riportato anche nelle pagine del suo bestseller Gomorra), è che al protagonista di Scarface si ispirarono, e continuano a farlo tuttora, esponenti di spicco della criminalità organizzata, tra cui il boss dei casalesi Walter Schiavone che si era fatto costruire una villa sul modello di quella di Montana.

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