Finalmente una foto che tutti gli appassionati di tennis e i tifosi di Roger Federer in particolare, volevano vedere. Dalla Svizzera, il venti volte campione Slam, posta una foto sui social che lo immortala durante l’esecuzione del servizio in un campo da tennis che potrebbe far parte di una delle sue proprietà immobiliari che ha nel Paese.
“Back to work”, questo il commento con cui l’elvetico ha condiviso la fotografia. Ritorno al lavoro quindi per un Federer che, per chi lo conosce bene, sa che non vede l’ora di poter tornare a compentere con i suoi avversari di sempre che in sua assenza hanno eguagliato qualche suo record.
Uno su tutti quello del numero di Slam vinti che adesso, dopo la vittoria del suo eterno rivale Rafa Nadal agli ultimi Open di Francia, condivide proprio con il maiorchino.
L’intero staff di Federer, nelle ultime settimane ha spiegato alle varie testate giornalistiche che il rientro dello svizzero dovrebbe avvenire ai prossimi Australian Open, ma ci sono due interrogativi che non permettono di avere la matematica certezza della sua presenza al torneo.
Il primo è certamente legato alle sue condizioni di salute. Un Federer lontano dalla forma migliore non si presenterebbe ai prossimi Open d’Australia solo per fare la figura della comparsa. Se decidesse di partecipare sarebbe per giocarli da protagonista e di conseguenza puntare alla vittoria.
Il secondo dubbio è legato al rischio concreto che il primo Slam dell’anno non si giochi a causa della pandemia. A tal proposito pochi giorni fa il numero uno del tennis australiano Craig Tiley è sembrato abbastanza preoccupato per la situazione contagi e sta cercando insieme agli organizzatori del torneo soluzioni che possano soddisfare tutti o quanto meno non scontentare nessuno.
Il rientro di Federer agli Australia Open
L’idea di una bolla a Melbourne dove disputare più tornei, proprio come è successo al Flushing Meadows Park di New York, che quest’anno ha ospitato il Masters di Cincinnati prima e gli Us Open dopo, inizia a diventare più di un’ipotesi, specie se si pensa che il governo australiano al momento impone un minimo di 15 giorni di quarantena obbligatorio a tutti coloro che provengono dall’estero.
Ciò significa che tutti i tennisti che intendo partecipare agli Australian Open, se a gennaio permangono queste regole, dovrebbero partire per il continente australiano almeno due settimane prima dell’inizio dello Slam.
