L’opera è presso il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, in Piazza San Gaetano, nel centro storico di Napoli, esposta nella sala XI del museo.
Proveniente dalla Chiesa di S. Angelo a Nilo, fu realizzata da un ignoto scultore toscano, di matrice pienamente rinascimentale alla fine del sec. XV.
La statua, trovava la sua collocazione, nella lunetta del portale laterale della chiesa. In occasione del restauro del portale, nel 1993, la scultura fu oggetto di un tentato furto ; pertanto ne è stata disposta la conservazione presso il vicino convento di San Lorenzo (è stata poi restaurata nel 1997).
La finezza dei motivi arabescati, che ricoprono l’intera armatura e che bene si amalgamano con l’esecuzione impeccabile dei fregi di marmo della lunetta originaria, assieme al plasticismo risentito ed alla posa dinamica, attribuiscono alla scultura grande valore formale.
La delicatezza dell’esecuzione e l’impostazione strutturale, ricordano la qualità della maniera coeva degli artisti toscani. Sappiamo che nel 1845 l’opera fu drasticamente ripulita con
abrasivi, operazione che ha causato la perdita della policromia originaria.